COMUNE DI CINAGLIO (PROVINCIA DI ASTI)
Collocazione geografica e paesaggio
Cinaglio sorge in cima ad una amena collina facilmente accessibile dalla S.S. Asti Chivasso circa 11 chilometri dall’uscita autostradale di Asti Ovest (A 21 Torino-Piacenza-Brescia) . Il paese si estende tra colline ricoperte da una fitta vegetazione boschiva. tutelata dalla Riserva Naturale speciale Valle Andona, Valle Botto e Valle Grande con percorsi e aree attrezzate per passeggiate a piedi, in bici e a cavallo.
Storia
Anticamente il paese era probabilmente posto più a valle. Le prime notizie di Cinaglio, il cui nome parrebbe derivare dal latino cenaculum, nel significato di ” albergo, locanda”, ossia luogo di sosta sulla strada collegante le antiche città romane di Hasta (Asti) con Industria (l’attuale Monteu da Po), risalgono all’epoca romana. Nel 962 venne assegnato al vescovo di Asti dall’imperatore Ottone I. Nel 1198, secondo il Codex Astensis, Cinaglio è compreso nei territori soggetti ad Asti ed alla sua giurisdizione. Libero Comune nel 1383 passò – quale dote di Valentina Visconti – sotto gli Orléans. Diventò poi parte del ducato di Savoia. Soltanto nel 1560 riottenne il riconoscimento delle proprie franchigie, riconfermate da Carlo Emanuele I nel 1587. Essendo “terra franca” Cinaglio non fu assoggettato da alcun feudatario fino agli inizi del ’600.
Arte
Da visitare la chiesa romanica di San Felice, vicina al cimitero, con facciata rimaneggiata nel Seicento e all’interno affreschi della fine del Quattrocento. Altro edificio di interesse architettonico è la parrocchiale secentesca dei Santi Felice e Giorgio, costruita su un edificio preesistente del XV secolo, con facciata in cotto, che conserva nella parte absidale parti di muratura del XV secolo. Meritevoli di attenzione alcune componenti dell’interno: l’altare in gesso dipinto, del 1752, una statua lignea della Madonna del Rosario e la tribuna dell’organo, barocca e riccamente decorata. La chiesa di Sant’Antonio Abate, nel borgo omonimo, venne edificata a metà del Settecento e fu sede della confraternita della Santissima Trinità. Una ricca raccolta di calchi in gesso è conservata nella gipsoteca “E. Gonetto”.
Patrimonio naturalistico
Appena fuori del paese, ma sempre nel comune di Cinaglio, verso Monale, si trova la località dei Gorghi, area protetta e riserva naturale (Riserva naturale speciale di Valleandona, Val Botto e Val Grande) molto interessante dal punto di vista naturalistico e
paleontologico in quanto sono state trovati, nelle tipiche sabbie gialle caratteristiche del periodo “astiano”, i resti fossili di animali marini e terrestri.
L’area dei Gorghi è inoltre attrezzata con tavoli e sedute che consentono di sostare e ristorarsi in un contesto naturalistico affascinante.
Nelle lunghe passeggiate nel parco naturale, ricco di tesori lasciati dal mare che nel Pliocene copriva questa terra, non è raro incontrare il falco, il picchio, la ghiandaia e molti altri animali selvatici quali lepri, volpi, cerbiatti e cinghiali.
Inoltre nell’area dei Gorghi sono ancora visibili particolari avvallamenti di forma rettangolare e di dimensioni non trascurabili: una trentina di metri di lunghezza, dieci di larghezza e circa un metro di profondità. Coperti di vegetazione e circondati da alte farnie, si presentano ormai come elemento naturale del paesaggio, ma in realtà sono opera umana: vasche per la macerazione della canapa, prima fase del processo di produzione delle corde. In quest’area, ricca di acque sorgive, furono realizzate quattro vasche utilizzate dalla comunità per decenni. Tre di esse erano di proprietà comunale ed una privata. Le vasche erano alimentate da una ricca sorgente della quale non esiste più traccia. Furono attive sino al 1943: con la fine della seconda guerra mondiale terminò anche la semina della canapa.
Gastronomia
I canestrelli, sottili cialde realizzate con un apposito ferro sono l’antico e tipico dolce locale (XVII secolo) a cui è dedicata una sagra. Altro prodotto tipico ed interessante da gustare è il miele di Cinaglio, caratterizzato dall’origine botanica della riserva naturale del parco di Valleandona, val Botto e Val Grande e quindi miele di acacia, millefiori, castagno, melata, ciliegio, prodotto esclusivamente a mano.
Manifestazioni
– Festa della birra: serate dedicate alla degustazione di diverse birre artigianali accompagnate da stuzzicanti proposte gastronomiche. Si svolge nella seconda metà del mese di giugno
– Festa Patronale: tradizionalmente si svolge nella terza settimana di agosto con serate di teatro, musica dal vivo e stand gastronomici che propongono le specialità della cucina monferrina. La festa di Cinaglio è rinomata nel territorio circostante per l’elevata qualità gastronomica.
– Sagra del canestrello: dedicata al tipico dolce cinagliese che ha conseguito da anni la Denominazione comunale d’origine (De.co.) Le famiglie cinagliesi gareggiano portando la propria ricetta dei canestrelli davanti ad una giuria di assaggiatori che proclamerà il vincitore dell’anno riconoscendo un generoso premio. Si svolge nella prima domenica di ottobre.